Tanzi Dental Clinic
Diagnostica per immagini
La diagnostica per immagini si avvale soprattutto delle tecniche radiografiche più moderne, ormai acquisite con tecnologia digitale. Si va dalla radiografia endorale che mostra uno o più denti, alla ortopantomografia, detta anche panoramica delle arcate dentarie, fino alla tomografia computerizzata a fascio conico (TC CONEBEAM).
Diagnostica per immagini a Caserta
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Maggiori informazioni sula diagnostica per immagini
Diagnostica per immagini
Negli ultimi anni l’evoluzione della diagnostica radiologica e della strumentazione ha avuto un grandissimo miglioramento sia qualitativo che quantitativo.
Lo studio è dotato dei più moderni e sofisticati sistemi di acquisizione di immagini rx digitali:
- sistema a fosfori per le radiografie endorali;
- panoramico 2D;
- Tomografia computerizzata a fascio conico (TC cone beam) I-CAT che consente di scegliere da un’area FOV 8 cm x 8 cm a 16 cm x 10 cm, per visualizzare le due arcate, fino al 23 cm x 17 cm per l’intero volume cranio-facciale con tempi di esposizione che vanno da un minimo di 8,9 con 309 fotogrammi a 26,9 secondi con 619 fotogrammi.
I dati acquisiti sono elaborati da un software eXam Vision oppure con INVIVO di Anatomage.
E’ possibile visualizzare con accuratezza i rapporti tra i denti del giudizio e il nervo alveolare, la morfologia delle radici o le fratture radicolari piuttosto che quelle ossee, i denti inclusi, i seni mascellari, il setto e i turbinati nasali, gli spazi aerei respiratori, le formazioni cistiche, malformative o tumorali dei mascellari, eventualmente con chiare e accurate ricostruzioni tridimensionali, fino alla sovrapposizione dei tessuti muscolari e della pelle del volto.
Simulare il posizionamento di impianti endossei, generare file dicom per software di programmazione implantari quali Nobel guide o Simplant, simulare e programmare interventi di correzione delle dismorfie facciali.
L’utilizzo dei sistemi radiografici è regolato sulla base delle “Linee guida nazionali per la diagnostica radiologica odontoiatrica in età evolutiva” emanate dal Ministero della Salute nel rispetto dei principi “As Low As Reasonbly” (ALARA).
Qualche informazione sulle radiazioni
La prima radiazione che assorbiamo giunge dallo spazio (radiazione cosmica) ed è il residuo del Big Bang ed è quantitativamente trascurabile.
Non altrettanto quella solare che è costituita da raggi x, luce visibile, infrarossi, ultravioletti ecc. Una parte è bloccata nell’atmosfera terrestre, specie dallo stato di ozono.
Dal sottosuolo provengono radiazioni di minerali radioattivi come uranio, torio, il gas radon.
Nei cibi è presente il Carbonio 14 e poi ci sono le radiazioni generate dagli incidenti nucleari tipo Cernobyl, Fukushima, Los Alamos e altri ancora.
Radiazioni riceviamo dagli apparecchi tv, specie i vecchi televisori a tubo catodico e dal fumo (polonio 210).
Questo per quanto attiene l’assorbimento della radioattività più o meno naturale.
Ma quanto assorbiamo dagli esami rx per uso medico?
L’unità di misura è il Sievert (Sv) lo si usa per millesimi (1000mSv = 1 Sv).
Esempi di esami rx medici:
- radiografia anca= 0.3 mSv
- radiografia torace= 0.02 mSv
- mammografia= 0.5- 05? mSv
- T.A.C.= 1,5-12 mSv
- P.E.T. total body= 10-20 mSv
- Rx endorale odontoiatrica digitale= 0.005 mSv
- Panoramica arcate= 0.017 mSv
- T.C. cone beam= 0.021-0.5 mSv
Assorbimento naturale per anno
Respirazione del radon = tra 0.2 e 300 mSv
Radiazione terrrestre= tra 0.20 e 0.74 mSv (a seconda delle reazioni ma anche fino a 20 mSv/ anno per casi particolari)
Radiazioni cosmiche = da 0.26 a 0.87 mSv per anno e in funzione dell’altitudine (fonte: American Nuclear Society; ISPRA 2008).
Risonanza magnetica nucleare: quali le contrindicazioni
Spesso i pazienti odontoiatrici che devono praticare un esame di Risonanza Magnetica Nucleare (RM) vengono rispediti allo studio odontoiatrico con la richiesta di rimuovere l’apparecchio ortodontico, le protesi dentarie o i ritentori a filo incollato.
L’esame di RM, a differenza della TAC o delle radiografie in genere, non si avvale delle radiazioni ionizzanti (raggi X) ma di un campo magnetico molto intenso e di radiofrequenze per ottenere immagini del corpo.
Non tutti possono però sottoporsi all’esame RM: vi sono controindicazioni assolute e relative.
Le assolute più importanti riguardano i portatori di clips vascolari che si usavano un tempo per il trattamento degli aneurismi cerebrali, oppure coloro che hanno dei proiettili ritenuti nel cranio così come chi ha ritenzione di schegge metalliche nei globi oculari (metalmeccanici, carrozzieri, fresatori ecc.), i portatori di pace-maker e defibrillatori cardiaci di vecchia generazione non RM-compatibili.
Rientrano nelle controindicazioni relative tutti quei casi nei quali l’area da indagare si trovi in stretta vicinanza con strutture metalliche non facilmente asportabili, quali protesi d’anca, di ginocchio, apparecchi ortodontici o impianti endossei e protesi fisse odontoiatriche. In tali casi il paziente non corre alcun pericolo per la sua salute ma va valutata la possibilità che la qualità delle immagini sia disturbata da artefatti dovuti alla presenza dei metalli adiacenti.